Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

DOVE CADONO LE OMBRE

103 min

Lingua: italiano

Regia: Valentina Pedicini

Con: Elena Cotta, Federica Rosellini, Josafat Vagni, Lucrezia Guidone, Alberto Cracco

Serata speciale all'interno della rassegna Chiasso Letteraria

Con la proiezione del film Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini, alla presenza della regista Valentina Pedicini e della scrittrice Anna Ruchat.

In collaborazione con il Cineclub del Mendrisiotto

Entrata: Fr. 10.-/ 8.- /6.-.
Informazioni: tel. +41 (0)91 646 16 54

Dove cadono le ombre è un film di Valentina Pedicini, con Elena Cotta, Federica Rossellini, Josafat Vagni, Lucrezia Guidone (Italia, 2007, 95 Min., Fandango).

Il film racconta una pagina nera della recente storia svizzera: il tentativo di annichilimento genetico e culturale del popolo nomade degli Jenisch, conosciuto con il nome di Kinder der Landstrasse.
Tra il 1926 e il 1973, centinaia di bambini vengono brutalmente strappati alle loro famiglie, “ricoverati”, stipati in fatiscenti istituti dove ha luogo la rieducazione.
Condannati per anni a una serie di crudeli torture fisiche e psicologiche (bagni gelati, elettroshock, sterilizzazione), molti di loro si aggrappano ai brandelli di quell’infanzia rubata, finendo per diventare anime “bambine” incastrate in corpi di adulti.
Anna (Federica Rosellini), infermiera di un vecchio istituto per anziani, è tra quelli che hanno provato a dimenticare e a ricostruire un rifugio accogliente sulle ceneri dell’ex orfanotrofio in cui è cresciuta.
Ma quando dal passato riappare Gertrud (Elena Cotta), una vecchia signora dai modi gentili, tutto precipita e il nastro dell’orrore si riavvolge.

Nel film si trova molto della scrittura in prosa di Labambina di Mariella Mehr, primo volume della “trilogia della violenza”.
La lingua, usata come strumento chirurgico per rendere con parole precise e asettiche una realtà abbacinante, è lo strumento della poesia di Mehr. L’intera trilogia è prevista in uscita da aprile 2018 per Fandango Libri.

Un film (e un libro) per non dimenticare. Perché, come dice Mehr, “i vivi devono ricordare”.

103 min

Lingua: italiano

Regia: Valentina Pedicini

Con: Elena Cotta, Federica Rosellini, Josafat Vagni, Lucrezia Guidone, Alberto Cracco

Serata speciale all'interno della rassegna Chiasso Letteraria

Con la proiezione del film Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini, alla presenza della regista Valentina Pedicini e della scrittrice Anna Ruchat.

In collaborazione con il Cineclub del Mendrisiotto

Entrata: Fr. 10.-/ 8.- /6.-.
Informazioni: tel. +41 (0)91 646 16 54

Dove cadono le ombre è un film di Valentina Pedicini, con Elena Cotta, Federica Rossellini, Josafat Vagni, Lucrezia Guidone (Italia, 2007, 95 Min., Fandango).

Il film racconta una pagina nera della recente storia svizzera: il tentativo di annichilimento genetico e culturale del popolo nomade degli Jenisch, conosciuto con il nome di Kinder der Landstrasse.
Tra il 1926 e il 1973, centinaia di bambini vengono brutalmente strappati alle loro famiglie, “ricoverati”, stipati in fatiscenti istituti dove ha luogo la rieducazione.
Condannati per anni a una serie di crudeli torture fisiche e psicologiche (bagni gelati, elettroshock, sterilizzazione), molti di loro si aggrappano ai brandelli di quell’infanzia rubata, finendo per diventare anime “bambine” incastrate in corpi di adulti.
Anna (Federica Rosellini), infermiera di un vecchio istituto per anziani, è tra quelli che hanno provato a dimenticare e a ricostruire un rifugio accogliente sulle ceneri dell’ex orfanotrofio in cui è cresciuta.
Ma quando dal passato riappare Gertrud (Elena Cotta), una vecchia signora dai modi gentili, tutto precipita e il nastro dell’orrore si riavvolge.

Nel film si trova molto della scrittura in prosa di Labambina di Mariella Mehr, primo volume della “trilogia della violenza”.
La lingua, usata come strumento chirurgico per rendere con parole precise e asettiche una realtà abbacinante, è lo strumento della poesia di Mehr. L’intera trilogia è prevista in uscita da aprile 2018 per Fandango Libri.

Un film (e un libro) per non dimenticare. Perché, come dice Mehr, “i vivi devono ricordare”.
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